L’impianto nel suo semplice assieme è costituito da una caldaia parzialmente riempita di acqua, da un tubo di mandata vapore che si diparte dalla caldaia, da un tubo di raccolta condensa che ritorna alla caldaia e da una serie di corpi radianti (piastre) colleganti il tubo vapore ed il tubo condensa.
Tutto questo sistema è un circuito chiuso e se da esso estraiamo l’aria, che è incondensabile, realizziamo in esso il vuoto.
Accendendo il bruciatore della caldaia, si forma immediatamente vapore (siamo in condizioni di vuoto ed il vapore si forma anche a basse temperature) che per legge fisica (equilibrio delle pressioni) si espande spontaneamente in il tutto il sistema indipendentemente dalla lunghezza dei tubi e dal numero o superficie delle piastre radianti.
Le piastre irradiano il calore che ricevono dal vapore il quale condensa, ridiventa cioè acqua, la quale per gravità ritorna in caldaia. E' importante notare che il processo di condensazione è isotermo; non vi sono quindi decadimenti di temperatura lungo le termostrisce come avviene invece negli impianti ad acqua calda o surriscaldata. Il ciclo si ripete di continuo fintantoché il bruciatore è funzionante. Il controllo del funzionamento dell'impianto è estremamente semplice ed avviene tramite la sonda di irraggiamento posta nell'ambiente da riscaldare.
Condizione essenziale per il perfetto funzionamento del ciclo è che nel circuito non vi sia aria.
A tale fine provvede lo speciale dispositivo “ASA” E che rileva in continuo pressione e temperatura e, sfruttando le caratteristiche fisiche proprie del vapore e dell’aria, espelle dal circuito l’aria e solo l’aria senza alcuna fuoriuscita di vapore; questa espulsione si realizza automaticamente al primo avviamento, quando l’impianto è pieno di aria, e durante l’esercizio per l’espulsione di eventuali infiltrazioni.
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